Recensione A.l.d.i.l.à.

“A.L.D.I.L.À”, secondo spettacolo a concorso del Festival IN_visibile⁵ è stato messo in scena nella
serata di venerdì 25 ottobre 2024 dalla compagnia Controspot, rappresentante il Centro Italia.
“A.L.D.I.L.À” è un’opera teatrale che affronta temi complessi e profondi, seguendo il viaggio di
Marco (Sergio Dainese), un giovane uomo alle prese con il suo passato e la sua nuova condizione di defunto. La storia inizia con un risveglio in un luogo sconosciuto, dove Marco si rende conto di essere morto e deve confrontarsi con i demoni che ha accumulato nel corso della sua vita.

La drammaturgia è caratterizzata da una scrittura incisiva e da una costruzione narrativa avvincente. Marco non è solo un personaggio da esplorare, ma un simbolo di molti giovani che si trovano a dover affrontare le conseguenze delle proprie azioni. La presenza del demiurgo (Gianluca Caruso), che lo guida nel suo percorso, aggiunge un elemento di profondità e introspezione, mentre il compito di salvare Anna (Serena Piccione), la sua ex ragazza morta tragicamente, diventa un modo per affrontare i rimpianti e le cicatrici emotive del passato.
La colonna sonora originale accompagna magistralmente gli stati d’animo dei personaggi, creando un’atmosfera densa di emozione. Le scelte musicali, sapientemente intrecciate con la narrazione, amplificano il messaggio di redenzione e di consapevolezza che lo spettacolo intende comunicare. Le performance degli attori sono toccanti e coinvolgenti. L’interazione tra Marco e Anna, tra ricordi e rivelazioni, è particolarmente ben riuscita, rendendo palpabile la tensione tra il desiderio di riconciliazione e il peso del passato. La regia riesce a mantenere un equilibrio tra momenti di profonda introspezione e attimi di intenso dramma, tenendo il pubblico incollato alla scena.

“A.L.D.I.L.À” si distingue non solo per la sua trama avvincente, ma anche per la sua capacità di stimolare riflessioni sul perdono, la perdita e la possibilità di un nuovo inizio. È uno spettacolo che invita a guardare dentro se stessi, a confrontarsi con le proprie scelte e a considerare l’importanza delle relazioni interpersonali.

In conclusione, “A.L.D.I.L.À”, al suo debutto nazionale in quest’occasione, lascia un’impronta significativa, sia per la qualità della scrittura che per la forza delle interpretazioni. Un’opera che parla a tutti, capace di toccare le corde più profonde dell’animo umano. Consigliato a chi cerca una narrazione emozionante e profonda, che rimane impressa anche dopo la fine dello spettacolo.

Davide Candotti