Recensione Jrada Mal’ha – Cavalletta Salata

Direttamente dal Marocco, la compagnia THÉÂTRE ACADÉMA di MARRAKECH, ha proposto il 22 novembre 2024, lo spettacolo “Cavalletta Salata”, messa in scena che rivisita un’antichissima favola cantata tuttora in Marocco ai bambini durante la prima infanzia.

La storia è raccontata tramite una triplice prospettiva degli avvenimenti: quella di una madre che viene derubata dei figli, quella di una donna simboleggiante il male che desidera rapire i piccoli della prima e infine quella di un re che si presenta come risolutore del misfatto.

Il tutto si svolge in lingua araba, dunque parte della storia non è di facile comprensione per tutti; tuttavia, con l’aiuto della gestualità degli attori e dei due principali elementi di scena, ovvero costumi tradizionali e bacchette musicali, si riesce a comprendere la trama principale.

Lo spettacolo si apre con una danza di tutti i membri della compagnia per poi lasciare spazio ad un’introduzione alla messa in scena vera e propria in cui sembrano crearsi due schieramenti, rappresentanti il bene e il male, che si fronteggiano a suon di parole.

Poco dopo una donna in nero, rappresentante del male, pianifica di rapire ad una madre i suoi due figli, piano che verrà poi attuato con la disperazione della madre. Dopo varie vicissitudini la donna vestita di nero viene scoperta e portata al cospetto del re, il quale la obbligherà a restituire i bambini alla legittima madre e, nonostante la grave colpa della quale la donna si è macchiata, il sovrano vuole comunque comprendere le sue ragioni, dimostrando che la tolleranza e il sostegno reciproco possano prevalere su giudizi crudeli e vendette.

Francesco Pascarella